venerdì 14 ottobre 2011

Partite senza arbitro ufficiale, l'esperimento autoarbitraggio piace per Esordienti e Pulcini

L'arbitro? No grazie, non ci serve. I ragazzini si arrangiano e si autogestiscono le partite dei tornei Pulcini e Piccoli Amici della Figc di Treviso. L'arbitro ufficiale infatti, nelle partite di Esordienti a 9, Pulcini e Piccoli Amici, non ci sono. Dirigono dirigenti, allenatori o giocatori di categoria superiore e nei giorni scorsi la Figc e le sezioni arbitri di Castelfranco e Conegliano hanno tenuto proprio dei corsi appositi. Ma da quest'anno la novità nei tornei Pulcini (da 8 a 10 anni) e Piccoli Amici (da 6 a 8 anni), iniziati in questi giorni, è l'autoarbitraggio. Le partitine si disputano su campi di gioco ridotti con squadre da 5, 6 o a 7 giocatori e coinvolgono circa 2000 ragazzi e bambini. E dalle prime indicazioni pare che la cosa, pur con qualche difficoltà più che degli adulti che dei giovani, sia positiva. Loro amano giocare, divertirsi e sanno anche gestirsi. «L'iniziativa propedeudica vuol far si che tutte le componenti del calcio si immedesimino nel ruolo dell'arbitro, anche in giovanissima età e questo fa solo del bene al calcio, così si capiscono anche le difficoltà del ruolo dell'arbitro, spesso criticato senza ragione - afferma Ulderico Salvestrin, Delegato provinciale della Federcalcio di Treviso - e questo permette ai ragazzi di crescere con una cultura diversa e più vasta, serve capire che le regole vanno rispettate e che ci deve essere il rispetto reciproco e ovviamente i dirigenti e i tecnci a bordo campo devono collaborare in questo». Il parere di un presidente di società, Gianfranco Rossetto del Parè: «Ero un pò scettico, la figura di un dirigenti-arbitro o di un ragazzo serve in mezzo al campo, ma devo dire che le due partite giocate senza arbitro, sia con i Pulcini 2002 a 7 sia con i Piccoli Amici, sono andate bene. Una esperienza da portare avanti». Marco Trabona, responsabile dell'attività di base della Figc di Treviso ha seguito da vicino la novità. «Esperimento riuscito, sono contento, anche se qualcuno non ha ben recepito che i ragazzi si devono arrangiare, c'è chi non si è fidato. La maggioranza delle gare è stata gestita dai ragazzi stessi ed è andata bene, hanno saputo gestirsi, se c'è un piccolo fallo sia alzano e giocano e le partite hanno ritmi più elevati. Una novità che fa bene al calcio per crescere con una mentalità diversa».

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