venerdì 9 settembre 2011

Il pordenonese Boateng azzurro nell’Under 18

Uno su mille ce la fa: è Kingsley Boateng, che con gli Allievi del Milan si è cucito addosso la stella di campione d'Italia segnando il gol decisivo all’Empoli e ora viene convocato con il compagno Davide Narduzzo per uno stage con l’Under 18 azzurra. Il giovane esterno d’attacco classe 1994, naoniano d'adozione, potrà poi scegliere a livello senior se giocare per l’Italia o per il Ghana. Nella squadra stellata si parla parecchio il pordenonese: ne fanno parte pure Davide Narduzzo (’94, portiere), di Vallenoncello, e Brian Cristante (’95, centrocampista), di San Giovanni di Casarsa. Il trio è "salito" nella Primavera. Kingsley ha avuto pure l'occasione di giocare (e segnare) durante l’estate con la prima squadra di Allegri. «Si è trattato di sfide amichevoli - chiarisce la promessa -. So d’essere stato chiamato perché davanti mancavano sia Pato che Robinho, due mostri sacri». Della serie: piedi per terra. Ciononostante, Kingsley confessa: «Giocare insieme a dei campioni è un'esperienza indescrivibile e un'occasione in più che ti viene offerta per imparare. Io ho ancora tanta strada da percorrere. Di certo spero di poter ripagare la fiducia che i dirigenti e gli allenatori mi hanno concesso finora». Per non parlare di mamma Margharet e papà George che, con la sorella Stella, lo attendono a Villanova ogni qualvolta è libero da impegni. È il quartiere che l'ha accolto quando aveva appena 4 anni e che l'ha visto crescere e integrarsi senza problemi. «D'altra parte ero piccino - prosegue -. Adesso ricordo ben poco di quanta fatica posso aver fatto nei primi tempi». E la scuola? Frequenta il liceo scientifico con la media del 7. Ha lasciato la famiglia a Villanova dopo aver vestito prima la maglia dei Pulcini del Don Bosco e poi quella degli Esordienti della Liventina Gorghense (nonché la casacca dell’Athletic Team). Il "talentino" non si è perso d'animo neppure due anni or sono, quando proprio al Torneo dell'Amicizia di San Giorgio si è rotto il legamento crociato della gamba destra. Un brutto infortunio, superato con grande passione, mentre la scuola resta il suo impegno quotidiano. «È dura - conclude - ma condivido questa fatica con tutti i ragazzi che vivono la mia stessa situazione e questo mi aiuta tantissimo».

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