venerdì 1 luglio 2011

Appiah, un "Giovanissimo" per l’Inter

Più di 70 gol in una stagione. Bastano per guadagnarsi l’Inter. Samuel Appiah, classe ’97, ghanese di Pordenone, potrebbe essere la risposta dei nerazzurri al connazionale milanista Kinsgley Boateng, di tre anni più vecchio, a sua volta partito dalle sponde del Noncello per diventare un grande del pallone. Sarà una sorta di derby a distanza tra due ragazzi destinati a fare strada. Appiah ha appena trascinato i Giovanissimi regionali del FiumeBannia nelle posizioni nobili del campionato regionale. Ha già superato i 170 centimetri d’altezza, con 60 chili di muscoli. A fargli abbinare campo e libri pensa mamma Grace, che non transige sui risultati scolastici.
Ultimati con successo gli esami di terza media alla Pasolini di Pordenone, Samy ha così spiccato il volo. Accompagnato da madre e dirigenti fiumani nella metropoli lombarda, si è un po’ emozionato nel firmare il cartellino dell’Inter. È cresciuto ad Akkra giocando a calcio e praticando l’atletica, nell’attesa di arrivare in Italia. Un predestinato: tifa per la Beneamata e ha l’omonimo Samuel Eto’o come modello. Segna in tutti i modi. Essendo ambidestro riesce spesso a sorprendere gli avversari calciando con il piede all’apparenza d’appoggio. Velocità, dribbling e progressione sono da Oscar, ma non è un individualista. Tutt’altro: sponde e scambi volanti sono nel suo dna. Deve invece migliorare nel colpo di testa.
Al FiumeBannia il dg Davide Sellan e il responsabile del settore giovanile Rango Fantin sono fieri di aver lanciato un nuovo talentino. «È il quarto giocatore in 5 stagioni che mandiamo a un club professionistico - dicono -. Gli altri sono stati Spagnol (classe 1994, passato al Milan), Sellan (’94, Udinese) e Tawgui (’95, Triestina)».

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