lunedì 15 agosto 2011

Rivoluzione nei rapporti fra Lega nazionale Dilettanti Figc, allenatori e società per la stagione calcistica 2011-2012

Una rivoluzione nei rapporti fra Lega nazionale Dilettanti Figc, allenatori e società per la stagione calcistica al via. Nessun obbligo di avere un mister abilitato dal settore tecnico iscritto nei ruoli ufficiali dei tecnici, nei campionatio di Seconda e Prima categoria. Che in Terza e giovanili provinciali non fosse obbligatorio lo si sapeva, che tale norma riguardi la Seconda dopo i rapporti tesi fra Lnd e Aiac, l’associazione degli allenatori, era nell’aria, ma che sia compresa anche la Prima sorprende non poco. Ma soprattutto, e questo fino al riordino della materia, sono vietati premi di tesseramento in favore degli allenatori dilettanti. Decisioni queste che da una parte soddisfano le società, dall’altra scontenta gli allenatori. E chi pretende cifre "fuori luogo" per allenare in Prima, Seconda e Terza o si accontenta di un semplice rimborso spese o deve rimanere alla finestra. Un terremoto insomma la decisione della Lega Dilettanti che sta crendo grande malumore fra gli allenatori.
Infatti alle società partecipanti ai campionati di Prima e Seconda e per le squadre Juniores regionali è facoltativo avere l’allenatore abilitato ed iscritto al Settore tecnico che è invece obbligatorio per serie D, Eccellenza, Promozione, Juniores nazionali e per i campionati nazionali Femminile e calcio a 5 dove per la A e A2 il mister deve aver l’abilitazione di primo livello. È fatto obbligo alle società che partecipano alle attività giovanili di tesserare almeno un allenatore abilitato avente la funzione di allenatore "squadre minori".
«Il problema è molto serio, la situazione è particolare e dopo 20 anni di battaglie abbiamo perso tutto, come associazione siamo ridimensionati e sconfitti» afferma Luigino De Giusti, presidente provinciale degli allenatori di Treviso che prosegue: «Dopo anni di lavoro, di riunioni, di avere sempre più allenatori qualficati, siamo tornati indietro, questa decisione non sta ne in cielo ne in terra e gli associati sono sul piede di guerra e stiamo valutando quali decisioni prendere».
Inoltre sono vietati i premi di tesseramento e i meri rimborsi delle spese tra società e allenatori debbono essere depositati presso le Divisioni o i Comitati di appartenenza (e qui è da vedere quanti rispetteranno il regolamento) unicamente se riguardano la conduzione della prima squadra, in caso di completa gratuità della conduzione tecnica le parti devono darne atto con la sottoscrizione di un’apposita dichiarazione da depositarsi entro 15 giorni.

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